TFR: come funziona in caso di dimissioni del lavoratore
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è una somma di denaro che spetta al lavoratore al termine del rapporto di lavoro. Ma cosa succede se il lavoratore decide di dare le dimissioni? In questo articolo vedremo come e quando viene liquidato il TFR in caso di dimissioni.
Secondo l’articolo 2120 del Codice Civile, il TFR è un diritto del lavoratore che si accumula nel corso del rapporto di lavoro e viene erogato al momento della cessazione del rapporto stesso. Questo significa che anche in caso di dimissioni, il lavoratore ha diritto a ricevere il TFR.
La legge prevede che il TFR venga calcolato in base all’ultima retribuzione globale di fatto percepita dal lavoratore. Questa comprende non solo il salario base, ma anche gli eventuali premi, incentivi, straordinari e altre voci retributive. Il calcolo del TFR viene effettuato moltiplicando l’ultima retribuzione globale di fatto per il numero di anni di servizio prestati dal lavoratore.
Per quanto riguarda il momento della Liquidazione del TFR in caso di dimissioni, la legge prevede che il lavoratore possa richiederne il pagamento immediato oppure optare per la conservazione del TFR presso l’ente previdenziale competente. In quest’ultimo caso, il TFR verrà corrisposto al lavoratore al momento del pensionamento o in caso di altre situazioni previste dalla legge.
È importante sottolineare che il lavoratore ha diritto a richiedere la liquidazione del TFR anche in caso di dimissioni per giusta causa o per giustificato motivo oggettivo. In questi casi, il lavoratore può richiedere il pagamento immediato del TFR senza dover aspettare il termine del rapporto di lavoro.
Per quanto riguarda l’importo del TFR, la legge prevede che il lavoratore abbia diritto a ricevere una somma pari almeno all’80% dell’ultima retribuzione globale di fatto. Tuttavia, è possibile che il contratto collettivo applicato all’azienda preveda un importo superiore. In ogni caso, il lavoratore non può ricevere un importo inferiore all’80% della sua ultima retribuzione globale di fatto.
In conclusione, il TFR è un diritto del lavoratore che viene liquidato al termine del rapporto di lavoro, anche in caso di dimissioni. Il lavoratore può richiedere il pagamento immediato del TFR oppure optare per la conservazione presso l’ente previdenziale competente. L’importo del TFR è calcolato in base all’ultima retribuzione globale di fatto e non può essere inferiore all’80% di quest’ultima.
Inoltre, è importante ricordare che il lavoratore ha diritto a richiedere la liquidazione del TFR anche in caso di dimissioni per giusta causa o per giustificato motivo oggettivo. In questi casi, il lavoratore può richiedere il pagamento immediato del TFR senza dover aspettare il termine del rapporto di lavoro.
Altresì, è fondamentale consultare il contratto collettivo applicato all’azienda per verificare se prevede un importo superiore all’80% dell’ultima retribuzione globale di fatto. In caso contrario, il lavoratore avrà diritto comunque a ricevere almeno l’80% della sua ultima retribuzione globale di fatto come TFR.
In conclusione, il TFR è un diritto del lavoratore che viene liquidato al termine del rapporto di lavoro, anche in caso di dimissioni. Il lavoratore può richiedere il pagamento immediato del TFR oppure optare per la conservazione presso l’ente previdenziale competente. L’importo del TFR è calcolato in base all’ultima retribuzione globale di fatto e non può essere inferiore all’80% di quest’ultima.