La regolamentazione delle cure transfrontaliere è un tema di grande rilevanza nell’ambito della sanità. Questo termine si riferisce alla possibilità per i cittadini di un paese di ricevere cure mediche in un altro paese dell’Unione Europea, usufruendo dei servizi sanitari offerti da quest’ultimo. Tale possibilità è stata introdotta a livello europeo con la direttiva 2011/24/UE, che ha stabilito le regole per l’accesso alle cure transfrontaliere.
La direttiva 2011/24/UE ha lo scopo di garantire ai cittadini europei un accesso sicuro e di qualità alle cure mediche in un altro paese dell’Unione Europea. Essa stabilisce che i pazienti hanno il diritto di ricevere cure transfrontaliere se le stesse non sono disponibili o non possono essere fornite tempestivamente nel proprio paese di residenza. Inoltre, la direttiva prevede che i pazienti abbiano il diritto di essere rimborsati per le spese sostenute per le cure transfrontaliere, fino all’importo che sarebbe stato rimborsato nel proprio paese di residenza.
La direttiva 2011/24/UE è stata recepita in Italia con il decreto legislativo 18 febbraio 2016, n. 23. Questo decreto ha stabilito le modalità di attuazione della direttiva e ha introdotto alcune disposizioni specifiche per il sistema sanitario italiano. Ad esempio, il decreto prevede che i cittadini italiani possano accedere alle cure transfrontaliere solo se le stesse sono fornite da strutture sanitarie autorizzate e certificate nel paese di destinazione.
Per garantire la qualità e la sicurezza delle cure transfrontaliere, il decreto legislativo 18 febbraio 2016, n. 23 prevede anche l’obbligo per le strutture sanitarie italiane di informare i pazienti sulle possibili alternative di cura disponibili nel proprio paese di residenza. Inoltre, il decreto stabilisce che i pazienti che intendono usufruire delle cure transfrontaliere devono ottenere una prescrizione medica nel proprio paese di residenza e presentarla alla struttura sanitaria nel paese di destinazione.
È importante sottolineare che la regolamentazione delle cure transfrontaliere non riguarda solo i cittadini italiani che desiderano ricevere cure mediche all’estero, ma anche i cittadini stranieri che intendono ricevere cure in Italia. In questo caso, il decreto legislativo 18 febbraio 2016, n. 23 prevede che i cittadini stranieri possano accedere alle cure transfrontaliere in Italia solo se le stesse sono fornite da strutture sanitarie autorizzate e certificate nel nostro paese.
In conclusione, la regolamentazione delle cure transfrontaliere rappresenta un importante strumento per garantire ai cittadini europei un accesso sicuro e di qualità alle cure mediche in un altro paese dell’Unione Europea. La direttiva 2011/24/UE e il decreto legislativo 18 febbraio 2016, n. 23 stabiliscono le regole e le modalità di attuazione di questo diritto, garantendo la qualità e la sicurezza delle cure transfrontaliere.