Donazioni mortis causa e inter vivos

Donazioni mortis causa e inter vivos sono due tipologie di donazioni che possono essere effettuate durante la vita di una persona o in previsione della propria morte. Le donazioni inter vivos sono quelle che vengono fatte in vita dal donante al beneficiario, mentre le donazioni mortis causa sono quelle che vengono fatte in previsione della propria morte e che diventano efficaci solo al momento del decesso del donante.

Nel presente articolo, verranno approfondite le differenze tra le due tipologie di donazioni, le modalità con cui possono essere effettuate e le implicazioni giuridiche che comportano.

– Donazioni inter vivos: si tratta di donazioni che vengono fatte durante la vita del donante e che producono effetti immediati. Questo tipo di donazione può essere fatta a titolo gratuito o oneroso e deve rispettare determinati requisiti formali previsti dalla legge. Le donazioni inter vivos sono regolate dagli articoli 769 e seguenti del Codice Civile.

– Donazioni mortis causa: sono donazioni che vengono fatte in previsione della propria morte e che diventano efficaci solo al momento del decesso del donante. Questo tipo di donazione è disciplinato dagli articoli 782 e seguenti del Codice Civile e deve essere fatta con le stesse formalità previste per il testamento.

Le donazioni mortis causa e inter vivos presentano delle differenze sostanziali che è importante tenere presente. Le prime, infatti, sono revocabili in qualsiasi momento dal donante, mentre le seconde producono effetti immediati e non possono essere revocate una volta perfezionate. Inoltre, le donazioni mortis causa sono soggette al pagamento delle imposte di successione, mentre le donazioni inter vivos sono soggette al pagamento delle imposte di donazione.

È importante sottolineare che le donazioni mortis causa e inter vivos devono rispettare determinati requisiti formali per essere valide. Ad esempio, devono essere fatte per iscritto e devono essere accettate dal beneficiario. Inoltre, nel caso delle donazioni mortis causa, è necessario che il donante sia in grado di intendere e di volere al momento della stipula del documento.

Altresì, è importante tenere presente che le donazioni mortis causa e inter vivos possono essere impugnate dai legittimari del donante, ossia coloro che hanno diritto a una quota di eredità per legge. In caso di impugnazione, spetta al giudice valutare la validità della donazione e decidere se revocarla o meno.

A parere di chi scrive, le donazioni mortis causa e inter vivos sono strumenti utili per pianificare la propria successione e per garantire la tutela dei propri beni. Tuttavia, è fondamentale consultare un esperto in materia di diritto successorio prima di procedere con una donazione, al fine di evitare eventuali contestazioni da parte dei legittimari.

Possiamo quindi dire che le donazioni mortis causa e inter vivos sono strumenti giuridici importanti che consentono di trasferire i propri beni in vita o in previsione della propria morte. Tuttavia, è fondamentale rispettare le norme previste dalla legge e consultare un esperto in materia per evitare eventuali contestazioni o problemi successori.